Dova Gianni
ARTISTI
- Alinari Luca
- Arman
- Attardi Ugo
- Azzinari Franco
- Baj Enrico
- Bonalumi Agostino
- Borghese Franz
- Brindisi Remo
- Bueno Antonio
- Cantatore Domenico
- Caputo Tonino
- Cascella Michele
- Cassinari Bruno
- Costantini Eduard
- Dalì Salvador
- De Chirico Giorgio
- Dorazio Piero
- Dova Gianni
- Faccincani Athos
- Falconi Gigino
- Fazzino Charles
- Fiume Salvatore
- Fresu Paolo
- Gonzaga Giovan Francesco
- Greco Emilio
- Guttuso Renato
- Joan Mirò
- Mandelli Pompilio
- Meloniski Da Villacidro
- Memmo Gaetano
- Messina Francesco
- Migneco Giuseppe
- Musante Francesco
- Nespolo Ugo
- Pace Achille
- Peppoloni Alvaro
- Possenti Antonio
- Purificato Domenico
- Rotella Mimmo
- Sassu Aligi
- Schifano Mario
- Squillantini Remo
- Tàpies Antoni
- Treccani Ernesto
- Vedova Emilio
- Vespignani Renzo
- Warner
DOVA GIOVANNI
Biografia
Multipli
Nasce a Roma 8 gennaio 1925 da Edmondo Dova, romano di adozione, ma di origine piemontese e da Maria Rauchensteiner originaria di Monaco di Baviera. A 16 anni si trasferì a Milano con la famiglia e qui dal 1942 frequentò il Liceo Artistico di Brera con l'intenzione di passare poi alla Facoltà di Architettura del Politecnico. Ma la guerra modificò i suoi progetti, conobbe e frequentò gli artisti che si riunivano nei caffè letterari e che avevano tra gli altri come punto di riferimento il giornale edito da Ernesto Treccani, Corrente. Tra questi Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Bruno Cassinari, Giuseppe Migneco e insieme a loro riconobbe l'importanza dell'opera di Pablo Picasso: Guernica come simbolo della lotta degli artisti contro la barbarie. Nel 1945 si sposò con Maria Grazia della Valle. Nel 1946 aderì al manifesto del Realismo Oltre Guernica.
Nel 1947 espose alla Galleria del Cavallino a Venezia ed alla Galleria del Naviglio a Milano. Sempre nel 1947 aderì al Movimento Spazialista con Lucio Fontana, Roberto Crippa, Giorgio Kaisserlian, Beniamino Joppolo, Milena Milani, Antonio Tullier, Sergio Dangelo, Carlo Cardazzo, Cesare Peverelli, Gian Carozzi. Dova fu tra i protagonisti di questo movimento cresciuto intorno alla Galleria del Naviglio di Carlo Cardazzo e ne firmò diversi manifesti tra cui:
- il quarto (Manifesto dell'Arte Spaziale), Milano 26 novembre del 1951;
- il quinto (Lo Spazialismo e l'arte Italiana del secolo XX);
- il sesto: (Manifesto del Movimento Spaziale per la Televisione), Milano 1952.
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“Senza titolo” – Gianni Dova – Galleria d’arte Mariz
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“Senza titolo” – Gianni Dova – Galleria d’arte Mariz
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