Costantini Eduard

COSTANTINI EDUARD

Biografia
Pezzi unici

Eduard Costantini nasce in Albania nel 1977. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Tirana, in seguito prosegue gli studi artistici in Grecia, frequentando i corsi di disegno presso l’Accademia di Atene. Le opere di Eduard Costantini percorrono con autenticità la corrente artistica del realismo estetico. L’artista, muovendosi su solide basi accademiche dalle quali deriva una scrupolosa osservanza della realtà concreta, concepisce l’opera quale strumento di intervento sul mondo reale, di indagine in relazione alle trasformazioni, comunicando messaggi e idee attraverso suadenti forme di vita quotidiana. La sincerità espressiva dell’arte di Eduard Costantini si snoda nella rappresentazione di soggetti tratti da un preciso momento storico, quello della nuova società dei consumi tra gli anni dieci e trenta del Novecento, epoca di cambiamenti radicali, dove si pongono le basi di una popolazione sempre più moderna, veloce. Ricercando in questo periodo, il pittore esprime la vitalità di un’epoca in cui si diffonde la cultura di massa, con nuove tecnologie impiegate intelligentemente, laddove impera un’economia che corre alla velocità di un treno, influenzando le abitudini quotidiane della società globale. Eduard Costantini traduce tutti questi aspetti in uno stile narrativo di estrema freschezza e sensualità, in una composizione semplice dal taglio fotografico, dotata di una grande forza comunicativa.

Alla radice dell’opera di Costantini si trova la sensibilità, l’intuizione da cui parte l’esperienza estetica intesa come esperienza del bello, organizzata in uno spazio e in un tempo ben definito. L’opera di Eduard Costantini va pazientemente indagata nelle sue peculiarità strutturali, e in tale dimensione il bello non rappresenta l’ideale posto al di sopra dell’importanza del soggetto, ma piuttosto il primo passo verso la percezione di una costante ricerca proiettata nel mondo interiore, come accade nei quadri “Angelica 3” e “Stazione”.

La tavolozza di Eduard Costantini si basa sull’utilizzo di colori primari, sulle tinte del blu di Prussia, del bianco, del giallo limone e del rosso primario, la cui sapiente combinazione permette di ottenere particolari effetti di toni e mezzi toni.

La pennellata di Costantini è pastosa, morbida, adopera evanescenti sfumature per sottolineare gli aspetti intriganti dell’ambientazione dei personaggi come avviene nell’intimità di “Donna allo specchio” in un luogo sfuggente, tale da nascondere ciò che sta per accadere o ciò che è già avvenuto. Simili aspetti si ritrovano nei gesti scanditi dal calante tono blue note del “Pianista”, in cui Costantini associa al colore blu il senso di nostalgia tipico della musica Jazz afro-americana.